Comunicato stampa: SolidAria 2016 V Edizione – In campo per la sicurezza sul lavoro 24 Maggio 2016 – Stadio Tre Fontane – Roma, Eur

Dopo il grande successo delle edizioni precedenti, Anmil Onlus (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro) e Firotek Srl organizzano la V Edizione della partita calcistica “SolidAria”.

L’evento si pone come obiettivo la sensibilizzazione, attraverso il messaggio calcistico, di un tema di valore come quello della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Molti istituti scolastici hanno aderito con entusiasmo alle passate edizioni e continuano a sostenere ANMIL ONLUS e Firotek nella loro battaglia per questo tema sempre troppo poco al centro dei dialoghi politici e sociali.

La partita di calcio sarà disputata in data 24 Maggio 2016 e vedrà insieme sul campo la “Firotek Football Team” contro “Artisti Uniti & Web Stars”. Questi ultimi saranno ben lieti di salutare i loro fans durante l’evento!

Durante la manifestazione saranno raccolte offerte libere interamente devolute in beneficienza a favore dei progetti di ANMIL Onlus.

Presenterà la manifestazione l’attore Andrea Dianetti.

Per l’evento s’intende coinvolgere le scuole elementari e medie di Roma, in modo da fornire ai giovani la possibilità di affrontare questa importante tematica, sottolineando la necessità di occuparsi di Sicurezza sul lavoro per contribuire all’evoluzione sociale e allo sviluppo etico del nostro paese.

La partita: Firotek Football Team – Artisti Uniti & Web Stars

Dove: Stadio Tre Fontane – Roma Eur

Quando: 24 Maggio 2016 dalle ore 9:30

Media Partner:  EPC periodici

Ingresso gratuito

Se vuoi giocare con noi invia una mail con il tuo nome, e un tuo recapito a

m.fiocco@firotek.it

Ti aspettiamo!

16.06.2015

In concomitanza con Expo 2015, Milano si tinge di sicurezza sul lavoro. L’8 Luglio 2015, infatti, proprio a Milano presso l’ATAhotel Quark, si terrà la nuova edizione del Forum Sicurezza sul Lavoro, organizzato dalla rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro in collaborazione con INFORMA. Firotek, come ogni anno, è partner dell’evento.

Ecco il programma in dettaglio

Programma della giornata

h. 9,00 Registrazione dei partecipanti e Welcome Coffee

Benvenuto e Apertura dei lavori
D.ssa Francesca Mariani, Responsabile rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro

h. 10,00 – 11,30 
TAVOLA ROTONDA

La Sicurezza sul Lavoro dopo il Jobs Act: semplificazione e razionalizzazione del TU
Coordina l’Avvocato Lorenzo Fantini, esperto in politiche della prevenzione

Interverranno:

  • Ing. Giuseppe Piegari, Presidente Commissione per gli Interpelli, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Ing. Ester Rotoli, Direttore Centrale Prevenzione, Inail
  • Prof. Francesco Bacchini, Prof. di Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Economia dell’Università Milano-Bicocca
  • Avv. Pierpaolo Masciocchi, Direttore Area Ambiente Innovazione e Utilities, Confcommercio
  • Dott. Simone Cencetti, Head of Environment, Health and Safety Manufacturing EMEA and Global Coordination Fiat Chrysler Automobiles Italy S.p.A.

h. 11,45 – 12,55 Workshop tecnici

h. 13,00 – 14,30 Quick lunch

h. 14,30 – 15,00 Workshop tecnici

h. 15,15 – 16,15
Il futuro della prevenzione nei luoghi di lavoro
A cura di Assosistema: Coordinatore D.ssa Patrizia Ferri, Segretario Generale Assosistema – Confindustria

h. 16,15 – 17,15
Analisi di un caso giudiziario
A cura dell’Istituto Informa

Interverranno:

  • Dott. Walter Saresella, Presidente Sezione XI Civile Tribunale Milano
  • Avv. Lorenzo Fantini, Consulente esperto in politiche della prevenzione
  • Dott. Marco Morone, SPSAL ASL Milano

QUESITI DEI PARTECIPANTI

h. 17,30 Chiusura dei lavori

Per registrarsi o per maggiori informazioni visita il sito

http://www.forumsicurezzalavoro.it

Eccoci giunti alla fine dell’anno.
Vi offriamo gli articoli più interessanti del nostro blog tutti in una pagina!
Per leggere altri approfondimenti non perdetevi Il meglio del 2013!

La Legionella info e aggiornamenti
5 Notizie sull’amianto
Resoconto SolidAria 2014
Gestire lo stress personale
Sicurezza realizzabile – rischio Legionella
Valutazione del rischio impianti di climatizzazione

Stay tuned!

Team Firotek

La società Firotek S.r.l. e la società Ferraioli S.r.l hanno siglato un accordo d’intesa per sancire l’inizio di una collaborazione professionale nella regione Marche.
L’accordo nasce dalla volontà delle due aziende di sensibilizzare e offrire sul territorio marchigiano servizi di elevata qualità nell’ambito della bonifica degli impianti aeraulici e della profilassi anti-Legionella.
Ferraioli S.r.l. è un’azienda presente da oltre 30 anni nella regione, con tecnici qualificati ed elevatissimi standard professionali per quanto concerne l’installazione, la manutenzione e l’assistenza sugli impianti termoidraulici.
Grazie a quest’accordo la Ferraioli S.r.l. potrà unire la competenza e l’esperienza già acquisite, a quelle della Firotek S.r.l., società leader in Italia nella sanificazione degli impianti aeraulici e nel controllo del rischio Legionella.
Le due società, entusiaste di questa partnership, per sensibilizzare e informare gli addetti ai lavori e gli specialisti del settore, proporranno nei prossimi mesi seminari tecnici di approfondimento che si svolgeranno nella sede storica di Ferraioli in Via A. Pezzotti 9 – 60127 Ancona.
Una grande unione che porterà valore aggiunto e sensibilizzazione in materia Sicurezza sul Lavoro nella regione Marche.

Rischio Legionella:
Le armi per valutarlo e ridurlo.

Ecco l’articolo completo pubblicato nel mese di settembre su Ambiente e Sicurezza sul Lavoro, il mensile del settore edito da Epc Periodici.

 

Rischio Legionella - Focus tecnico
Ecco il documento in PDF

A fine novembre 2013 si è tenuto un importante corso di aggiornamento a Modena, al quale Firotek ha partecipato, riguardante la Legionella spp, le diverse tecniche innovative per identificarla, la gestione del rischio,  la prevenzione e le metodologie per eradicarla.

Numeroso e di grande spessore è stato il team di relatori e moderatori presenti, tra cui la Prof.ssa Paola Borella, ordinario di Igiene presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Come è noto, la Legionella è un batterio pneumofilo, che agisce sui macrofagi cellulari, provocandone la lisione e la successiva infezione di altre cellule. Non si verificano contagi tra uomo e uomo e non ci sono sviluppi sui meccanismi di virulenza.

I batteri di Legionella crescono nel biofilm degli ambienti acquatici, interagendo con le amebe, i protozoi e i macrofagi presenti e fagocitano i batteri gram + e gram -.

Esistono numerosi tipi di Legionella, per cui deve essere eseguita una tipizzazione, ossia vengono suddivisi in ceppi: isolati isogenici e identici tra loro, ma diversi da altri isolati della stessa specie. Stabilire i ceppi è fondamentale per poter eseguire la finger print tra quello ambientale e quello clinico.

La temperatura gioca un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del batterio, che ad una temperatura inferiore a 50°C ha una crescita ottimale e si può determinare la presenza con il metodo colturale, mentre a temperature superiori a 55°C non c’è crescita batterice e si deve determinare con il metodo molecolare.

Gli impianti che utilizzano l’acqua durante il loro funzionamento, costituiscono un punto critico per l’annidamento, lo sviluppo e la proliferazione della Legionella, in particolare le torri evaporative, le UTA e gli impianti idrici centralizzati, dotati di boiler: quest’ultimo è il vero punto critico dell’impianto, spesso sovradimensionato e in cui si può avere una stratificazione della temperatura, più alta nella parte superiore e minore in quella inferiore. Per evitare la stratificazione è bene installare le pompe shut che permettono un’omogeneizzazione  della temperatura all’interno. La presenza di rami morti, le tubazioni plastiche che si contaminano più facilmente di quelle di rame, l’assenza di un ricircolo funzionante nei servizi igienici e la vicinanza tra la rete dell’acqua fredda e quella dell’acqua calda, sono tutti possibili cause di proliferazione batterica. La temperatura di crescita ottimale per il batterio è compreso tra i 20 e i 45°C, tra i 50 e i 60°C sopravvive, a temperature superiori muore.

I possibili trattamenti di prevenzione sono:

  • Ipertermico continuo, ma è efficace solo se l’impianto è nuovo ed è progettato solo per questo trattamento;
  • Biossido di cloro, ma è altamente corrosivo e aumentando la temperatura, diminuisce l’efficacia; comporta la formazione di sottoprodotti clorati e cloriti;
  • Perossido di idrogeno combinato con l’Argento, ma il costo del prodotto è elevato ed ha problemi di tempi di contatto e penetrazione all’interno del biofilm; favorisce lo sviluppo di batteri ambientali (pseudomonas)
  • Monoclorammine, sembrano essere un metodo efficace, meno aggressivo per le tubazioni, ad eccezione di quelle di rame; non produce sottoprodotti clorati né cloriti.

Nel 2012 sono stati denunciati circa 1.300 casi di infezione da Legionella, in particolare le regioni maggiormente colpite sono state  la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio e la Campania. Le strutture maggiormente esposte sono gli alberghi, i nosocomi, le strutture sanitarie, le terme e le piscine.

Negli ambienti sanitari il Direttore Sanitario ha una grande responsabilità per la gestione del rischio clinico, in particolare in virtù del D. Lgs. 502/517 229/99, deve mettere in atto misure preventive, e eventualmente risolutive in caso di contaminazioni, per garantire la sicurezza dei pazienti e di tutto il personale presente all’interno della struttura.

I lavoratori maggiormente esposti sono  i manutentori delle torri evaporative, degli impianti di depurazione, i vivaisti, gli addetti alle vendite di vasche idromassaggio e il personale degli autolavaggi. Il D. Lgs. 81/08, il nuovo Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 e la UNI EN 83098 :2002, linee guida per la misurazione di microrganismi e endotossine aerodisperse, permettono ai responsabili della sicurezza di conoscere e attuare le procedure da attuare per garantire e tutelare la sicurezza del personale in genere.

Le possibili strategie di difesa comportano ovviamente dei costi da sostenere, che possono essere molto gravosi nel caso di installazione dei filtri terminali con sostituzione mensile (circa 95.000€/annui), o molto più sostenibili nei casi di iperclorazioni, trattamenti con monoclorammine, perossido di idrogeno o biossido di cloro (da 3.000 € a 8.000 €/annui).

Negli Stati Uniti d’America l’uso delle monocloroammine avviene già dal 2002, ed è regolato dagli standard dell’EPA, per cui l’acqua potabile può contenere al massimo 4mg/l di Cl2  (National Primary Drinking Water Regulation EPA, 2002), mentre l’Organizzazione Mondiale per la Salute (WHO) stabilisce uno standard per le monoclorammine usate come disinfettanti pari  a 3 mg/l. Per le di e tri-clorammine non ci sono ancora standard per carenza di informazioni sufficienti a stabilire una linea guida per la salute.

Le clorammine si formano per effetto della reazione fra cloro (Cl2)e ammoniaca (NH3), durante tale reazione si formano tre clorammine inorganiche: monoclorammine (NH2Cl), diclorammine (NHCl2) e triclorammine (NCl3). Frequentemente sono prodotte tramite l’aggiunta di ammoniaca ad acqua contenente cloro libero. Il valore ideale del pH di reazione è 8,4, ossia l’acqua è leggermente alcalina.

NH3 (aq) + HOCl ®NH2Cl + H2O

Le clorammine possono essere usate come candeggianti, disinfettanti ed ossidatori, sono in grado di uccidere i batteri penetrando la parete cellulare e bloccando il metabolismo. A pH superiore a 7 le monoclorammine sono la specie preponderante. Non sono adatte per la disinfezione dell’acqua delle torri di raffreddamento perché i suoi composti reagiscono lentamente con altri microrganismi patogeni.

E’ preferibile usarle rispetto al cloro perché si formano pochi composti organici (trialometani) e cancerogeni (acido acetico alogenico).

Presentano lo svantaggio di non scomparire quando l’acqua rimane ferma per alcuni giorni e devono essere eliminate dall’acqua, che avviene solo mediante l’utilizzo di filtri a carboni attivi, perché a causa del loro basso peso molecolare sono difficili da rimuovere per addolcimento, osmosi inversa, ebollizione o distillazione.

Inoltre quando in acqua sono presenti elevate quantità di materia organica, oltre i 3 ppm, si formano ammine organiche, che non hanno le stesse proprietà di quelle inorganiche.

Infine elevate concentrazioni di ammoniaca servono da nutrienti per la nitrificazione, dei batteri acquatici, che quindi possono aumentare il livello di nitrati nell’acqua, che si trasformano in nitriti nello stomaco, potendo infine formare le N-nitrosammine, cancerogene, reagendo con le proteine del pesce. Essendo i bambini più suscettibili ai nitriti, è sempre consigliabile alimentarli con acqua che abbia questi ioni inferiori ai 25 μg/l.

La presenza di ammoniaca può causare anche la corrosione del piombo (Pb) e del rame (Cu) presenti nelle tubazioni, per impedire che ciò avvenga, perché possono innalzare i livelli di Pb nelle acque ad uso umano, vengono aggiunti gli ortofosfati.

In Europa le linee guida non contengono standard per le clorammine, risulta ancora tra i metodi in corso di studi, saranno aggiunti solo quando la Direttiva  Europea per l’acqua potabile verrà modificata.

In particolare in Italia si fa ancora riferimento alle Linee Guida G. U.  103 del 5/5/2000, nel 2013 ne è stata fatta una revisione con degli aggiornamenti, che saranno pubblicati quest’anno, 2014.

Nell’attesa non abbassiamo la guardia su questa tematica e sui rischi che l’uomo corre per la propria vita, a causa della negligenza o la cattiva informazione degli organi preposti alla tutela della sicurezza. E’ necessario predisporre un Water Safety Plan, che faccia parte del DUVRI, tenersi continuamente aggiornati sulle tecnologie e le metodologie innovative adottabili, predisporre un capitolato speciale e un disciplinare tecnico per stabilire le responsabilità dell’ospedale e del gestore degli impianti.

Articolo tecnico a cura del Team Operations Firotek
Foto tratta da Google immagini

 

Nel mese di Ottobre il Dott. Giampaolo Sarao ha rilasciato un’intervista per Hospital & Public Health, rivista specializzata di settore.

Intervista Giampaolo Sarao PDF
Ecco l’intervista integrale in PDF

E’ ormai da un po’ di anni che le aziende italiane si trovano sempre più strette fra un’interminabile crisi politica ed una devastante crisi economica (problemi che interessano sicuramente anche gli altri paesi). Ad essere colpiti sono tutti i settori ed è intollerabile che a rimetterci, a causa della sempre maggiore mancanza di fondi, sia anche la sicurezza sul lavoro.

Nonostante questo scenario, sono sempre più evidenti i segni della ripresa, anche se flebili e noi di Firotek ci sforziamo ogni giorno per dare risposte certe nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro.

A dimostrazione di ciò, anche quest’anno Firotek era presente all’evento Ambiente e Lavoro 2013, presso il quartiere fieristico di Bologna. Da anni, questo evento rappresenta una delle massime espressioni dell’imprenditoria italiana, dove si svolgono corsi di formazione con docenti di primissimo livello e s’incontrano le più importanti aziende nel settore della formazione, dei servizi alle imprese e della divulgazione tecnica e scientifica.

Il resoconto che Firotek può fornire a questa tre giorni di incontri è sicuramente positivo: sempre maggiore attenzione è rivolta ai nostri servizi di bonifica degli impianti aeraulici e di profilassi anti-Legionella.

Ambiente e Lavoro 2013 è stata l’occasione anche per presentare Cyclope, il nostro Robot Top Gamma: ideato per ispezionare e pulire le canalizzazioni circolari e dotato della tecnologia Firotek Five Sense, capace di fornire informazioni in presa diretta su parametri fisici fondamentali all’interno delle canalizzazioni: temperatura, umidità relativa, % di saturazione dei gas, % di polveri e quantità di CO.

Firotek ogni giorno si impegna per costruire innovazione e la più grande soddisfazione è la soddisfazione di chi ci sceglie.

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Ecco il focus pubblicato sulla rivista Ambiente e Sicurezza nel numero di Settembre 2013.
E’ importante fare prevenzione in tema Legionella per evitare episodi a volte drammatici come quello molto recente che ha causato la morte di un signore di 69 anni colpito da una polmonite fulminante.

Leggi il focus:

Controllo e prevenzione legionella PDF

Rapallo. Una contaminazione da Legionella riscontrata nell’impianto idrico dell’ospedale di Rapallo. La Asl 4, per evitare allarmi ingiustificati nella popolazione, precisa che “la possibile presenza di Legionella pneumophila negli impianti idrici degli ospedali è un problema noto e sempre sorvegliato mediante verifiche periodiche, in ottemperanza a disposizioni normative (Linee Guida Ministero Salute 2012)”.

Proprio la sorveglianza presso l’ospedale di Rapallo ha permesso di rilevare un livello di contaminazione superiore al livello di attenzione. “Sono state immediatamente attivate le procedure standard atte a salvaguardare la salute dei pazienti e degli operatori e a ripristinare le condizioni idriche ottimali ai punti di erogazione – spiega la Asl – Al momento si procede a trattamenti termici al fine di ridurre la contaminazione, e a breve verrà sostituito un componente dell’impianto di riscaldamento idrico”.

Gli interventi vengono effettuati dalla ditta responsabile della manutenzione del sistema, in collaborazione con la S.C. Gestione Tecnica Aziendale. “Non appena conclusi questi interventi, verificato l’effettivo ripristino della piena funzionalità del sistema, verranno revocate le precauzioni assistenziali attualmente in vigore”, conclude la Asl4.

Fonte: Genova24